Attività laboratoriali
Guarda il webinar “Ogni sogno è un seme” in cui Michele D’Ignazio racconta le attività da fare con i bambini e le molteplici possibilità creative tratte dai suoi libri:
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Storia di una Matita
PERCORSO NEL LIBRO
Che venga aperta la valigia! Si esplora insieme l’antica valigia di cartone piena di disegni, matite in legno grezzo, timbri e tante sorprese a comporre una curiosa scenografia
Il primo gioco, legato alla trama del libro, è un gioco di fantasia che fa sentire i bambini protagonisti e li invita a riflettere e a parlare di ciò che li appassiona: “Lapo sognava di fare il disegnatore e si è trasformato in un gigantesco matitone, io invece mi trasformerei in…” e dare voce a ogni bambino!
Rileggiamo insieme la parte delle facce (pag.28): “…Aveva bisogno di più facce: una per quando è felice, una per quando è triste, una per quando si annoia, una per quando piange, una per quando si diverte, una per quando si innamora. E anche una bella faccia tosta, che non si sa mai e, a volte, ce n’è proprio bisogno. Insomma, innumerevoli facce. Ne disegnò più di un centinaio, ma aveva l’impressione che non sarebbero bastate.” Chiedo a ogni bambino di suggerire a Lapo quali altre facce dovrebbe disegnare. Chiedo poi a loro di disegnare una faccia, quella che conserverebbero nella valigetta.
Rileggiamo insieme la parte del disegno nella piazza (p.46). Stendiamo a terra un foglio bianco dove costruire la “PIAZZA CHE VORREI”, disegnando ciò che ogni bambino desidererebbe trovare in una piazza.
Momento finale: Come continua la storia?
Leggiamo insieme le FILASTROCCHE della Matita.
Materiale necessario: rotolo di foglio da un metro, fogli A4 e Matite a volontà, una decina di piatti di plastica
Scarica qui il PERCORSO NEL LIBRO!
Storia di una Matita. A scuola.
INCONTRO CON L’AUTORE (Base)
Nome: Lapo
Segni particolari: Matita
Professione: Maestro d’arte
E chi l’avrebbe mai detto? Maestro d’arte in una scuola elementare!
E anche se non è più una gigantesca matita (ma siamo proprio sicuri?) e non lascia segni e disegni ovunque, e non deve temperarsi anziché pettinarsi, e non ha più una cresta di grafite al posto della testa, sulla carta d’identità c’è scritto ancora
segni particolari: matita
Drin drin drin…
Sveglia Lapo! A scuola! Prepara la valigetta con matite, pennelli e pastelli e racconta un po’ la tua storia, dai disegni in cortile alla gita allo zoo…una vera e propria avventura, con l’elefante-disegnatore, il temperinoceronte, i pinguini-compasso. Ma non svelare troppo, mi raccomando, che i bambini di fantasia ne hanno già tanta!
Momento iniziale: si legge insieme la parte del disegno nel cortile della scuola (pag. 51).
Si dà poi spazio alle parole dei bambini: com’è il cortile della vostra scuola? Cosa vi piace fare? Cosa vorreste trovarci?
Segni particolari
Sulla carta d’identità di Lapo c’è scritto “segni particolari: matita”.
E voi? Che segni particolari avete? Non mi dite che non ci avete mai pensato! Sceglietene uno e scrivetelo su un foglio. Lo metteremo nell’innaffiatoio dell’immaginazione, che rimescola le parole e innaffia il mondo di storie. E magari, con tutti questi segni particolari, scriveremo insieme un bel racconto…
La valigia dei disegni: l’antica valigia è “affamata” di disegni. Non è cattiva. Se li vuole mangiare perché le piacciono tanto, vuole conservarli con cura nella sua pancia e portarli in giro per l’Italia, per farli vedere a tutti i bambini. Per ispirarli e incoraggiarli a disegnare ancora…
Nella storia c’è un elefante-disegnatore, un temperinoceronte, dei pinguini compasso, delle scimmie gomma…
E che animali sono?
Provate a disegnarli! Così facciamo felice la valigia…
Momento finale: Come continua la storia?
Scarica qui la scheda di attività di base con il libro “A SCUOLA”!
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Michele D’Ignazio
339.7072093
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